La Morella è una pianta
spontanea notissima in Italia; il suo nome scientifico è
Solanum nigrum. Purtroppo, non è commestibile. Esiste
però una varietà, la Morella Sunberry, coltivata per le sue
bacche dolci, che possono essere assimilate ai frutti di
bosco |
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La
Morella Sunberry è una varietà di Solanum creata da un
orticoltore californiano agli inizi del secolo scorso. E’
una pianta di modeste dimensioni, che può essere coltivata,
anche per curiosità, in terra o anche sul balcone, in vasi
di piccole dimensioni (20-25 cm di diametro). Va seminata
in aprile-maggio e trapiantata quando ha almeno tre foglie.
Fiorisce in estate, e la raccolta delle bacche avviene da
settembre. |
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La Morella produce bacche simili al ribes, che non
vanno assolutamente consumate quando sono ancora verdi
perché in quello stadio contengono solanina
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La
Morella Sunberry produce delle bacche inizialmente verdi,
bluastre a maturazione, assomiglianti al ribes nero,
abbastanza dolci da poter essere usate come frutti di bosco.
La pianta è poco esigente in fatto di terreno, e possiede
una certa rusticità per cui non richiede grosse attenzioni
dopo la semina. Se coltivata in vaso, però, deve essere
innaffiata regolarmente. |
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La Morella Sunberry può essere coltivata anche in
vaso
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Calendario lunare dell'orto
2014
Anche quest’anno il
Calendario lunare delle semine nell’orto si conferma
come uno strumento indispensabile per ogni coltivatore.
Contiene un calendario 2014 completo che, per comodità dei
lettori, parte da novembre 2013 e arriva fino a gennaio
2015. Accanto alle semine previste per ogni periodo vengono
presentate una serie di note di lavoro. Un prontuario
ecologico fornisce indicazioni e ricette sulla confezione di
preparati naturali per la lotta ai parassiti. La rubrica dei
Consigli suggerisce molte pratiche e metodi, frutto di
esperienze consolidate, per facilitare il lavoro nell’orto.
Oltre alle semine vengono segnalati, mese per mese, gli
altri lavori tipici del periodo, in luna calante o
crescente. Dunque, un opuscolo veloce e di rapida
consultazione, veramente utile, che vi accompagnerà per
tutto l’anno 2014.
SAPERNE DI PIU'
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Le
bacche vanno consumate ben mature, perché quando sono verdi
contengono solanina, come del resto molte piante della
stessa famiglia. La solanina è presente in ogni parte delle
solanacee, dalle foglie alle radici, in quanto costituisce
una difesa della pianta da alcuni funghi e insetti. Può
essere tossica anche se ingerita in quantità modeste. E’
presente per esempio nella patata, dove è concentrata
soprattutto nella buccia, che è sempre meglio togliere.
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La Morella Sunberry (a sinistra) somiglia molto alla
morella selvatica (Solanum nigrum, a destra) moltodiffusa in
natura, ma tossica. |
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La
Morella Sunberry è molto somigliante alla pianta spontanea
Solanum nigrum, che non è commestibile ma viene usato molto
spesso come portainnesto nella produzione di piantine di
melanzana innestate. Occorre dunque essere prudenti, e non
consumare le morelle trovate in natura ritenendole
commestibili come la varietà Sunberry coltivata nell’orto.
Anche la Belladonna, altra pianta tossica della famiglia
delle solanacee, può essere confusa con la Morella Sunberry.
I
semi della Morella Sunberry sono commercializzati dalla
ditta francese
Sementi Baumaux |
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Morella Sunberry, fiori e frutti |
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Morella Sunberry, bacche mature |
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