lunedì 17 marzo 2014

L’urea, il concime bianco che fa le foglie verdi

L’urea, il concime bianco che fa le foglie verdi

L’urea è un composto azotato, usato in agricoltura come concime. Si tratta di un prodotto a metà tra il chimico e l’organico: in effetti, pur essendo un prodotto organico, viene ottenuta con procedimenti chimici.

L’urea si presenta come un sale cristallino di colore bianco, ed è commercializzata in granuli o scagliette. Non modifica le proprietà chimiche del terreno, la lo arricchisce di azoto. Per il suo elevatissimo contenuto di questo macroelemento, pari al 46%, produce un accrescimento velocissimo delle piante. E’solubile in acqua ed è di facile assorbimento, ma la sua azione si conclude in pochi giorni, diversamente da altri concimi come il fosforo e il potassio che possono perdurare diversi mesi nel terreno. Rispetto a questi due, che una volta distribuiti vanno subito interrati, l’urea (e l’azoto in  generale) non necessita di interramento e si può distribuire direttamente in superficie, attorno alle piante da concimare.

L'urea si presenta spesso in foirmsa granulare, di colore bianco
 

L’urea è un concime semplice perché contiene solo azoto, ma le piante hanno bisogno in maniera equilibrata anche di altri  macroelementi come il fosforo e il potassio, oltre a diversi microelementi, dal ferro allo zolfo. La somministrazione dell’azoto deve tenere conto di questa necessità equilibrata delle piante. L’eccesso di azoto crea accumuli di nitrati nelle foglie delle piante, che non riescono a smaltirli: al consumo, questi finiscono nel nostro organismo.

Le piante hanno particolarmente bisogno di azoto nella prima fase della loro crescita, dal trapianto all’inizio della fioritura; da questo momento in poi l’azoto va ridotto e comunque vanni privilegiati i concimi complessi a bas prevalente di fosforo e potassio, che agiscono sulla pezzatura, colorazione e sapidità dei frutti. L’azoto, viceversa, produce un aumento della massa fogliare abnorme, a scapito della produzione dei frutti.

Esistono moltissime marche e confezioni di urea, che non differiscono se non nella confezione perché contengono tutte urea al 46%. In alcuni casi l'urea può essere mnista ad altri concimi
 

L’azoto (e quindi l’urea) può essere usato con maggiore profitto nelle coltivazioni di ortaggi a foglia, perché li rende più verdi, succosi e croccanti. Attenzione però agli accumuli di nitrati dovuti a concimazioni eccessive. L’urea può essere un buon ricostituente da distribuire alla base degli ortaggi che hanno superato l’inverno, non appena comincia a tornare la primavera. Si può somministrare anche alle coltivazioni a foglia che si raccolgono scalarmente, subito dopo ogni raccolta; per esempio, dopo aver raccolto le foglie di coste o l’insalata da taglio: l’urea accelera la ricrescita.

 

 


Come CONCIMARE L'ORTO
Uso dei concimi
organici e chimici
con la ricetta per ogni ortaggio
, anche in vaso. Fertilizzare il terreno  con il compost

110 Pagine. Formato 17x24 cm. Illustrato
Euro 10,00 
L’orto classico è sempre stato coltivato su aree di terreno concimate ogni anno, ripetutamente, tramite l’aggiunta di concimi organici, come le deiezioni animali. Per questo, quando si parla di terra da orto, si intende una terra ben grassa e fertile. Purtroppo negli ultimi decenni diversi fattori hanno fatto sì che gli ortaggi venissero coltivati in terreni sempre meno fertili: da qui l’esigenza di aggiungere elementi nutritivi a base di concimi chimici. Anche nei piccoli orti domestici diventa sempre più difficile fornire annualmente le dosi minime necessarie di concimi organici, per diversi motivi quali i problemi di gestione pratica e igienica degli stallatici, la difficoltà di reperimento dovuta alla rarefazione delle stalle e, nelle zone più abitate, i problemi di convivenza con il vicinato. Gli ortaggi sottraggono grandi quantità di nutrimento al terreno, la cui fertilità va integrata ad ogni nuova coltivazione; dunque, oltre a soffermarsi sulla concimazione organica, questo libro esplora anche le tecniche di concimazione chimica.

PER SAPERNE DI PIU'

 
 

Le confezioni in genere riportano le quantità suggerite per una concimazione corretta, comunque si può procedere in questo modo:

- per le piante in crescita: spargere l’urea alla base, vicino ma non attaccata ai fusti, in ragione di un piccolo pugno per metro lineare di fila, e ripetere ogni 15 giorni;

- dopo le raccolte di ortaggi a foglie che rigenerano, spargere sull’aiuola un piccolo pugno ogni metro quadrato.

Subito dopo la somministrazione di urea è utile innaffiare, per facilitare la diluizione e l’assorbimento da parte del terreno, che comunque avvengono con grande facilità.

Esempio di come un ortaggio gialliccio e sofferente può recuperare in pochi giorni una forma splendida. L'urea va usata senza superare le dosi perché la quantità eccedente resta nelle foglie in forma di nitrati e passa nell'organismo del consumatore
 
L'ALFABETO DELL'ORTO
75 PAROLE PER 300 SOLUZIONI

140 Pagine. Formato 17x24 cm. Illustrato
SOLO IN FORMATO E-BOOK
Acquista e scarica subito sul tuo computer  Dopo aver letto questo libro riuscirete a comprendere il significato di frasi sibilline come “Ho messo i tutori ai pomodori   oppure  “Devo pacciamare le fragole” o anche “Devo dare azoto alla lattuga”. Assieme al significato di tante espressioni gergali, legate allo svolgimento di specifiche operazioni, apprenderete anche come queste si fanno, e perché si fanno. In poco tempo uscirete dal novero dei principianti per diventare dei veri professionisti dell’orto.
 
PER SAPERNE DI PIU'

 
 
 
 
 
 
 
Questo articolo ti sembra utile? Clicca su  "Mi Piace"
 
 
 
 
 
Condividi questo articolo sul tuo Social Network preferito
 
 

 

 

SCARICA GRATIS GLI E-BOOK
di Coltivare l'orto

 

3ll13 OFFERTA SPECIALE TRE TITOLI

Calendario lunare delle semine nell'orto 2014 Euro 4,50

Calendario e lunario delle semine nell'orto. Euro 2,50

L'orto e la luna.  Euro 10,00

TUTTI E TRE I TITOLI SOLO  € 8,50 spedizione 3,90

Non perdere l'occasione, COMPRALO SUBITO      

oppure visita il nostro Shop

 

 

 

martedì 11 marzo 2014

Rivitalizzare la bieta al termine del periodo invernale

Rivitalizzare la bieta al termine del periodo invernale

L’ultima bieta seminata in settembre-ottobre è sopravvissuta all’inverno ma è piuttosto malconcia e trascurata.  E’ possibile riportarla alla sua natura di ortaggio generoso e produttivo

L’inverno appena trascorso con le sue temperature spesso bassissime ci ha costretti ad abbandonare un poco le cure dell’orto. In questa situazione la nostra bieta, sottoposta alle intemperie e sommersa da erbe spontanee, ha cessato lo sviluppo ed è rimasta, un po’ stentata, in attesa di cure.

Dopo essere stata trascurata l'inverno, la bieta si presenta piuttosto malconcia e sommersa dalle erbe spontanee
 

Anche se ha sofferto difficilmente è morta, ed ora è pronta a riprendere forza e a dare ancora raccolti abbondanti. Non dimentichiamo, infatti, che la bieta è un ortaggio biennale quindi possiamo ancora ricavarne molto prodotto prima che, alla fine della primavera, vada a seme.

Occorre anzitutto ripulirla dalle erbe e dalle foglie ingiallite o danneggiate
 
 


500 segreti per avere un orto meraviglioso

320 Pagine. Formato 17x24 cm. Illustrato
Euro 18,90  Vedi prezzo scontato

L’antica abitudine di coltivare un orto sta tornando di grande attualità. Dopo qualche decennio trascorso nella illusione di un consumismo facile senza prezzi da pagare, ci stiamo accorgendo che alcuni prezzi ci sono: la rinuncia alla genuinità dei cibi e una totale subordinazione a un sistema produttivo di cui non si conoscono i meccanismi. L’orto come lo si intende oggi non è solo una piccola fonte di reddito, ma soprattutto una nuova filosofia di vita, un metodo sano per recuperare il giusto rapporto con la natura, con la terra e con il cielo. Purtroppo, molte conoscenze sono andate perse, e oggi non esistono scuole né insegnanti in grado di trasferire cognizioni non accademiche, ma pratiche, a chi vuole incominciare.
SCONTI E OMAGGI
PER SAPERNE DI PIU'

Disponibile anche in formato E-book Acquista e leggi subito senza tempi e spese di spedizione.
 

Sia che si trovi in vaso, sia in terra, è necessario anzitutto eliminare tutte le erbe spontanee che la soffocano; fatto ciò, si elimineranno anche le foglie danneggiate o ingiallite, lasciando solo, se necessario, il ciuffi centrale.  Smuovete un poco la terra con un attrezzo a punta, concimate con un pizzico di concime azotato, e poi innaffiate. Va bene il granulare generico da orto, ma può essere molto indicato anche il sangue di bue che garantisce una rapidissima ripresa. Dopo una sola settimana vedrete come la vostra bieta recupererà uno splendido verde intenso e comincerà a crescere  come nei suoi tempi migliori.

Con una buona concimazione azotata la bieta torna rapidamente al suo splendore e si appresta a fornire una nuova produzione
 
 
 
 
Questo articolo ti sembra utile? Clicca su  "Mi Piace"
 
 
 
 
 
Condividi questo articolo sul tuo Social Network preferito
 
 

 

 

SCARICA GRATIS GLI E-BOOK
di Coltivare l'orto

 

3ll13 OFFERTA SPECIALE TRE TITOLI

Calendario lunare delle semine nell'orto 2014 Euro 4,50

Calendario e lunario delle semine nell'orto. Euro 2,50

L'orto e la luna.  Euro 10,00

TUTTI E TRE I TITOLI SOLO  € 8,50 spedizione 3,90

Non perdere l'occasione, COMPRALO SUBITO      

oppure visita il nostro Shop

 

 

 

Il PH, o acidità del terreno. Effetti sulle coltivazioni e misurazione

Il PH, o acidità del terreno. Effetti sulle coltivazioni e misurazione

Conoscere il pH del terreno è importante nella scelta degli ortaggi da coltivare. Da punto di vista fisico il terreno ideale è quello di medio impasto, sciolto; dal punto di vista chimico invece sono i valori del pH a indicarlo.

Il simbolo pH rappresenta la reazione chimica del terreno, cioè la misura della sua acidità o alcalinità espressa con una scala di valori da 0 a 14. I valori da 0 a 6,9 indicano un terreno acido, da 7,1 a 14 i terreni alcalini. Il valore medio, 7, è quello generalmente accettato da tutti gli ortaggi.

Misurazione del pH con un pHmetro e con una cartina reagente
 

Scala dei valori del pH

Terreni molto acidi

pH 3,5 – 5,00

Terreni acidi

pH 5,0 – 6,5

Terreni moderatamente acidi

pH 6,5 – 6,9

Terreni moderatamente alcalini

pH 7,1 – 7,5

Terreni alcalini

pH 7,5 – 8,5

Terreni molto alcalini

pH 8,5 - 10


Piante acidofile e calciofile

 

I terreni moderatamente acidi sono tollerati dalla maggioranza delle piante coltivate. Acidità nei valori 4,5 – 5 sono graditi alle piante acidofile dette anche calcifughe (patata, ortensia, camelia, ecc.).

Le piante dette calcio file amano un terreno alcalino (7,5-8). Sono: rapa, barbabietola, zinnia, ecc.

In genere gli ortaggi si adattano, ma può accadere di avere risultati inferiori alle aspettative.

Un pHmetro portatile
 
 
OMAGGIO GRATUITO
Un E-book da consultare e conservare
Un regalo utile per tutto l'anno.
SCARICA GRATIS L'E-BOOK omaggio di Coltivare l'orto
   
Le basi dell'orto. La concimazione

GRATIS

 

Nutrizione e fertilità del terreno. Il pH. I macroelementi: azoto, fosforo, potassio. Titolo e classificazione dei concimi.  Concimi organici. Stallatico, pollina, coniglina. La cenere. Metodi di concimazione. I microelementi: boro, calcio, cloro, ferro, manganese, magnesio, molibdeno, rame, zinco, zolfo.

 

Visita il nuovo E-book Shop di Coltivare l'orto e scarica gratuitamente l'omaggio riservato a tutti i visitatori, gratuito e senza nessun impegno.

 

 

Come si misura il pH

 

Dati precisi si ottengono con attrezzatur professionali, ma un dato orientativo, più che sufficiente per un piccolo orto, si può ottenere con l’utilizzo di cartine indicatrici (per esempio la cartina di tornasole) oppure con piccoli misuratorti portatili, reperibili nei Garden Center più forniti.

Per procedere alla misura si mescolano alcuni cucchiaini di terreno,prelevati in diversi settori dell’orto, con acqua distillata  e si agitano per qualche minuto. Dopo un’ora circa, per consentire che la maggior parte della terra si depositi sul fonde del bicchiere, si immerge nella soluzione la cartina indicatrice oppure l’elettrodo del misuratore elettronico. Nel primo caso si verifica la colorazione assunta dalla cartina confrontandola con quella riportata sulla scatola, nel secondo caso si legge la misura sull’indicatore dello strumento.

Cartine reagenti
 

Il pH  influenza direttamente la disponibilità degli elementi nutritivi (cioè rende più o meno disponibili gli elementi forniti con le concimazioni) sicché può accadere che un elemento indispensabile alla pianta, pur presente in abbondanza nel terreno, non viene assorbito dalle radici.

In particolare la disponibilità dei microelementi viene influenzata.

INFLUENZA DEL pH SULL’ASSORBIMENTO DEI MICROELEMENTI

Microelemento

Influenza del pH

Fosforo

Insolubile con pH superiori a 7,5 e inferiori a 5

Ferro, Manganese, Zinco

Insolubili a pH superiori a 6,2 – 6,5 e manifestazione di clorosi

Manganese

Con pH molto acidi può raggiungere concentrazioni tossiche per le piante

Rame

Insolubile con pH superiore a 7,5

Boro

Solubilità scarsa sotto pH 5 e sopra 8,5

Molibdeno

Aumenta la sua solubilità all’aumento del pH. Con pH molto alto può diventare tossico

Potassio

Poco influenzato dal pH del terreno

Vita dei macrorganismi del terreno

Il pH da 6 a 8 è il più favorevole alla vita dei LOMBRICHI

 

Come correggere il pH
 

Per aumentare il pH dei terreni acidi si fanno degli interventi alcalinizzanti, detti anche “di calcinazione”. Si può interrare  calce viva o calce spenta; dolomite, carbonato di calcio. Devono essere trascorsi almeno due mesi dall’ultima letamazione e almeno un mese dall’ultima somministrazione di concimi chimici.

 

Per diminuire il pH dei terreni alcalini (trattamenti acidificanti) si possono interrare fiori di zolfo, solfato di ferro o torba.

Un pHmetro professionale
 
 
 
 
 
Questo articolo ti sembra utile? Clicca su  "Mi Piace"
 
 
 
 
 
Condividi questo articolo sul tuo Social Network preferito
 
 

Vuoi vedere la raccolta di tutti i migliori articoli pubblicati da Coltivare l'orto?La trovi qui