mercoledì 2 marzo 2016

Coltivare le cipolle partendo dai bulbilli, per una produzione precoce

BULBILLI CIPOLLA

Un metodo di coltivazione della cipolla ancora poco conosciuto, ma che si sta diffondendo, consiste nel partire dai bulbilli anziché da seme.  I bulbilli possono essere acquistati presso I rivenditori di sementi, ma possono anche essere prodotti in proprio.

 

In genere si trovano confezioni da 250, contenenti 150-200 bulbilli, più che sufficienti per un orto: dobbiamo considerare anche che, contrariamente a quanto avviene per il seme, ogni bulbillo, se ben trattato, dà sicuramente una cipolla precoce e con buona pezzatura.

 

Ogni bulbillo, originato da una pre-semina, produce una cipolla di dimensioni molto più grandi, in modo da rendere economico il suo impiego
 
 

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Ma quali sono i vantaggi della semina tramite bulbilli anziché sementi? Anzitutto questi sono più facili da maneggiare rispetto al seme, e danno sicuramente adito ad una produzione che l’impiego di sementi non garantisce sempre. Infatti la produzione di cipolle partendo dal seme non è tra le più facili. I bulbilli non hanno bisogno di essere precoltivati in vivaio, nè sfoltiti né trapiantati. Del resto chi l’ha praticata, sa che la semina diretta in terra con semente di cipolla produce una grande dispersione del seme stesso e mancate germinazioni.

Bulbilli di cipolla rossa, dal Catalogo Ingegnoli

 

La coltivazione da bulbillo è particolarmente adatta nei terreni tendenzialmente umidi, infatti le cipolle tendono a prefiorire se vengono a mancare di acqua. Se riteniamo che sia svantaggioso produrre una sola cipolla da un solo bulbillo, dobbiamo valutare che questo accade anche quando acquistiamo le piantine di insalata o altri ortaggi. In effetti, in ragione di peso, un bulbillo produce molto più di una piantina di lattuga e probabilmente costa di meno.

 
 
Bulbilli di cipolla gialla F1, dal catalogo Ingegnoli

 

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Un libro che fa finalmente chiarezza sull’uso delle fasi lunari nella coltivazione dell’orto, in particolare sui periodi di semina.

Dopo aver spiegato come, perché e quando la luna influisce, prende questo dato come riferimento per calcolare con estrema precisione i giorni più favorevoli alla semina di ogni ortaggio. I nuovi criteri di coltivazione dell’orto tendono a emanciparsi dalla necessità di produrre a tutti i costi: privilegiano la genuinità del cibo e la naturalità dei metodi adottati in ogni fase. Nasce così l’orto biologico, che raggiunge la sua punta più avanzata nell’orto sinergico. In queste condizioni le piante non sono più violentate nella crescita da concimi, ormoni e pesticidi di varia natura, spesso usati massicciamente e oltre la reale necessità. Liberate dai condizionamenti chimici, e affidate nuovamente alle cure di terra, sole, acqua e aria, le uniche cose di cui hanno veramente bisogno, rigenerano la loro sensibilità alle influenze delicate dell’ambiente, come quella, osteggiata e misconosciuta, delle fasi lunari. Certamente le carezze delicate della luna sono vanificate quando le piante vengono sottoposte a criteri industriali di sfruttamento, ma riprendono importanza nelle condizioni naturali.

Questo libro prende in considerazione alcuni dati scientifici, come il tempo di germinazione e la temperatura necessaria, oltre a un dato che ci viene dalla tradizione millenaria, quello dell’influenza lunare. Dalla sinergia di queste informazioni deriva il calcolo dei giorni più adatti alla semina di ogni ortaggio. La giusta attenzione per le fasi lunari fa parte dell’insieme di cure necessarie al successo dell’orto biologico o sinergico, e può darci la sicurezza di aver cominciato bene. Le piante non sono indifferenti alle cure amorevoli, come tutti gli studi recenti confermano quotidianamente. Nel loro silenzio misterioso esulteranno di gioia nel vederci arrivare tra le file, a ricambieranno donandoci con amore i loro frutti sani e gustosi. Se pure in modo incomprensibile, noi e le nostre piante ci capiremo profondamente.

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Dunque, se abbiamo avuto difficoltà nel coltivare le cipolle nel nostro orto, le soluzioni possibili sono almeno tre:

- non seminiamo direttamente in  terra, ma produciamo le piantine in contenitori alveolari. Un piccolo segreto per avere cipolle più grosse: ripicchettate più volte, cioè ripiantate la piantina almeno tre volte, ogni quindici giorni circa, in contenitori sempre appena un poco più grandi, prima del trapianto definitivo. Il ripichettaggio è uno dei segreti più custoditi dai vecchi ortolani, per avere cipolle più grandi.

- sempre per questo principio, ricorrete all’acquisto di bulbilli per le vostre semine. Le cipolle prodotte da bulbilli sono più piene e corpose di quelle piantate direttamente nella loro destinazione definitiva.

- infine, potete acquistare nei mercatini delle piantine di cipolla già formate e pronte da trapiantare: solitamente si vendono a 1 euro per un mazzo da 40, il che comunque rappresenta un prezzo superiore rispetto ai bulbilli

Bulbilli di cipolla bianca, dal Catalogo Ingegnoli
 
 
 
 

La cipolla è molto sensibile al tipo di terreno in cui viene coltivata. Non ama I terreni duri e argillosi, e predilige quelli a medio impasto, permeabili: questo appare comprensibile, se consideriamo che la cipolla ha bisogno di espandersi nel terreno.

Per seminari  i bulbilli, dopo aver smosso il terreno con una vangatura  e dopo averlo livellato con un rastrello, spingete semplicemente I bulbilli con le dita a una profondità di un cm. In questo modo eviterete di creare solchi troppo profondi nei quali spargere I bulbilli, ma soprattutto potrete curare, uno per uno, che il verso della semina sia quello giusto, cioè con la punta in alto. Infatti, spargendo I bulbilli nel solco, bene che vada questi si collocherebbero in piatto rendendo più laboriosa l’emersione del fusticino.

 
 

Bulbi Cipolle commercializzati da Peraga (Confezioni da 250 gr  o 400 gr)

Messa a dimora dei bulbi di cipolla: Se si opta per la messa a dimora dei bulbi o dei bulbilli formatisi sull’infiorescenza, si ottiene un accorciamento del ciclo colturale di circa 20 giorni e una forma più perfetta dei bulbi. È importante rispettare l'esatta posizione nel disporre i bulbi sul terreno;

I bulbi possono essere impiegati per l’impianto di cipolle da consumarsi fresche.

Si interrano ad inizio autunno/inizio Primavera in file distanti 35 –40 cm e a circa 15 cm sulle file. Dopo 60 – 120 giorni si effettua la raccolta. Si possono trovare sul sito della Peraga, http://www.peraga.it/sets-cipolle 

 
 

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Nella semina rispettate le distanze di 30 cm circa tra le file, se volete poter passare in mezzo per le lavorazioni, e di 10-15 cm sulla fila, a seconda della varietà. Innaffiate subito dopo la semina e attendete l’emersione che avviene dopo pochi giorni, mediamente una diecina. Mantenete sempre pulita dalle erbacce l’aiuola, per evitare che queste, che solitamente crescono più veloci della cipolla, si ingrandiscano fino a soffocarla.

La Baumaux commercializza semi adatti alla produzione di bulbilli.

La  MULHOUSE TYPE AUXONNE  è una varietà tradizionale: si semina fitta in maggio-giugno e si raccoglie in agosto-settembre. I piccoli bulbi si ripiantano poi in marzo-aprile, e si sviluppano più rapidamente delle piantagioni per seme. Si possono trovare sul sito della Baumaux http://www.graines-baumaux.fr/

 
 
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